SALA DELLA DIETA ISTRIANA

La SALA DELLA DIETA ISTRIANA, originariamente chiesa francescana gotica del XIII secolo, è un altro monumento parentino i cui strati documentano le numerose modifiche subite nel corso della storia.

La chiesa e il monastero sono sorti sulle fondamenta della chiesa di San Tommaso del V secolo. Lo dimostrano la parte conservata delle fondazioni murarie e i piccoli frammenti di mosaici pavimentali presentati nel piano terra della Sala della Dieta sotto una scala trasparente che conduce alla sala cerimoniale. Non è noto il momento dell’abbandono del monastero mentre i documenti scritti menzionano che la chiesa fu desacralizzata nel 1806 durante il breve dominio di Napoleone. In seguito è stato acquistato dal marchese Francesco Polesini, che lo suddivise in pianoterra e in primo piano. Nel 1861 la sala al primo piano divenne la sala consigliare dell'Assemblea regionale. Il piano terra fu trasformato in una cantina in cui sono stati installati dei barili di vetro, conservatisi fino ai giorni nostri.

Nella sala della Dieta istriana si sono conservati i sontuosi stucchi e affreschi che ornano il soffitto della lunghezza di 25 e della larghezza di 9 metri. Nel 1751 l’artista bolognese Giuseppe Monteventi decorò l’interno della chiesa con delicati stucchi. Gli stucchi formano tre medaglioni sul soffitto, dove al loro interno il pittore veneziano Angelo Venturini dipinse degli affreschi - al centro si trova l'Immacolata Concezione e nei medaglioni laterali la S. Stigmate di S. Francesco e la visione di S. Antonio da Padova. Gli affreschi furono creati nello stesso periodo degli stucchi. L’anno esatto della creazione delle decorazioni è conosciuto grazie al documento che riporta come le stesse furono donate da Francesco Michiele.

Nel 1727 lo stesso francescano fece erigere l'altare in marmo della Santa Croce, che oggi si trova nella chiesa di Nostra Signora degli Angeli. La Sala della Dieta istriana ora è uno spazio polivalente destinato a seminari, sedute solenni dell'Assemblea regionale e mostre, incluso l'annale di Parenzo, mostra d'arte più longeva in Croazia. L'ex cantina vinicola dopo anni di abbandono è nuovamente aperta al pubblico come spazio adibito agli eventi che si svolgono nella Sala.

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